Le metafore nello stretching - ovvero, come eseguirlo in modo ottimale

Quando lavoro con i miei clienti, cerco di costruire insieme a loro un mondo immaginario che ci permetta di migliorare la qualità del lavoro, quindi mi viene particolarmente in aiuto l'utilizzo delle metafore. Penso di aver iniziato a sviluppare questo approccio a partire dallo studio del Pilates Matwork e credo che funzioni. Spesso mi capita di sentirmi dire: "avevo fatto questo esercizio tante volte, ma da quando facendolo penso ad un'immagine è cambiato tutto!".

Per il Seated Spinale Twist, ad esempio, l'immagine che cerco di dare ai miei allievi è quella del Curled Bamboo (non credo sia il suo nome scientifico, ma la rete me lo chiama così!). E' importante, quando lo si esegue, ricercare prima l'allungamento della colonna, poi il twist a partire dall'ombelico. Certo, anche la respirazione fa la sua parte: inspiro - mi allungo, espiro - vado i torsione. Lo state facendo? Provateci...

Quando chiedo ai miei allievi di eseguire questa posizione, raccomando sempre prima di ricercare l'allungamento, sia delle gambe che della schiena. Poi gli chiedo di immaginare di indossare un frontalino (tipo quelli da escursione) e di cercare la flessione del busto sulle cosce andando ad illuminare la parete davanti a loro. Anche qui: inspiro - mi allungo, espiro - mi fletto. Non è importante toccare le punte dei piedi, ma tenere la posizione corretta: magari inizialmente arriverete solo alle ginocchia, ma con la pratica, andando sempre più in profondità ad ogni espirazione, potrete migliorare la vostra mobilità e arrivare a risultati inaspettati.